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Santuario di Cussanio a Fossano (CN)

INTERVENTO DI RESTAURO E RISANAMENTO, ADEGUAMENTO LITURGICO E IMPIANTISTICO.

2016 – 2021
Per il luogo dell’anima di un’intero territorio, un intervento meticoloso e prezioso, studiato e meditato in ogni dettaglio, dal tetto alla Croce, dai lumini all’amigdala luminosa fino al restauro di ogni superficie, con tutto l’amore per questo lavoro, nei 500 anni dalle Apparizioni.

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CRONOLOGIA: 2017-2022
INTERVENTO: Restauro architettonico e artistico, risanamento, adeguamento liturgico e impiantistico
SITO: Cussanio, Fossano (CN)
COMMITTENTE: Santuario di Cussanio
STRUTTURE: Ing. G. Alladio
IMPIANTI: Light_Team, Avl Audio, Mabo, Morra impianti
IMPRESE: Panero F.lli, Piccinini marmi, Casahome Restructura
AVANZAMENTO: realizzato
FOTOGRAFIE: Diecinove
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In occasione del cinquecentenario delle apparizioni mariane di Cussanio, abbiamo realizzato un complesso di interventi di restauro, ristrutturazione e adeguamento liturgico e impiantistico del santuario. In particolare la rivisitazione del presbiterio ha previsto la costruzione di una nuova pavimentazione in marmi policromi; su di essa è stato collocato il nuovo altare, il nuovo ambone per le letture, la nuova croce e la nuova sede per il sacerdote.
La nuova pavimentazione del presbiterio si attesta a +24 cm rispetto al pavimento dell’aula, con la realizzazione di due gradini curvilinei che sottolineano la forma ellittica del presbiterio. Su quest’ampia superficie sono disegnati, con marmi policromi chiari e scuri, due cerchi che si intersecano dando vita ad uno spazio a forma di mandorla: una amigdala. L’amigdala è simbolo di Cristo, tipico dell’età medievale, che rappresenta il luogo dell’incontro tra la dimensione divina e quella umana nella figura di Gesù di Nazareth. In questo punto è collocato il nuovo altare, fulcro della Celebrazione Eucaristica. Al di sopra di esso, a 7 metri di altezza, la stessa forma a mandorla è ribadita da un nuovo apparato illuminante, connotato come una sorta di corona luminosa.
Rivolto verso l’aula, a sinistra, trova collocazione il nuovo ambone per le letture, mentre a destra, addossato al pilastro, è la sede del sacerdote.
I nuovi poli liturgici: l’intento è quello di realizzare un adeguamento liturgico che non si mimetizzi col contesto stilistico del santuario ma che, attraverso un linguaggio contemporaneo, dialoghi armoniosamente con esso, pur distinguendosi.
Per l’esecuzione di altare, ambone, crocifisso e sede è stata coinvolta l’artista Luisa Valentini. L’altare è un parallelepipedo di bronzo 130 x 93 x 93 cm con il piano superiore in pietra. Il trattamento del metallo è realizzato in modo da conferire una vibrazione alla superfici particolarmente espressiva. Il disegno della decorazione si esprime attraverso la reinterpretazione del disegno della foglia d’acanto, che ritroviamo nella cornice in legno dorato che inquadra il grande dipinto del Claret, raffigurante la Madonna e il mandriano Bartolomeo, al centro dell’altare barocco.
Il nuovo ambone si configura come una balaustra semicircolare in cui l’artista, per dare visibilità e presenza al luogo della Parola, ha modellato delle foglie d’acanto che sorreggono il leggio. La realizzazione sarà anch’essa in fusione di bronzo come l’altare.
Il crocifisso misura circa 40 x 60 cm ed è realizzato dello stesso materiale di altare e ambone. Posizionato sospeso sopra l’altare, è connotato dal corpo di Cristo che sembra emerge dalla croce a sottolineare la vita che risorge dalla morte.
La sede del sacerdote è collocata opposta all’ambone. La seduta orizzontale in legno e lo schienale verticale in bronzo, sono collegati da un supporto leggero modellato ancora in forma di foglia.
L’uso dei materiali e il tema ricorrente dell’acanto, lega e rende unitario l’intervento di adeguamento liturgico.
Spostamento del monumento del Manacorda e nuova cappella mariana: abbiamo traslato il monumento funebre del vescovo Manacorda nella navata di destra, all’interno della prima cappella a sinistra, in posizione simmetrica rispetto alle altre sepolture dei vescovi.
Lo spazio liberato è stato ridisegnato per ospitare, in un luogo espressamente dedicato, la statua della Madonna della Cintura, verso cui la devozione in santuario è forte. Tre pannelli verticali in tessuto metallico, più un quarto posto superiormente a formare un leggero arco, formeranno il fondale per la statua, dando maggior preziosità allo spazio e giusto risalto alla Vergine. Lateralmente ad ella, sono stati collocati gli ex-voto più antichi e artisticamente significativi tra quelli custoditi nel santuario.
Il nuovo impianto di illuminazione è stato oggetto di un’attenzione particolare poiché l’ambiente da valorizzare presenta una luminosità naturale insufficiente e disomogenea. L’obiettivo è stato duplice: creare un sistema che garantisca, da un lato la piena valorizzazione dell’architettura e degli elementi decorativi, dall’altro un apporto funzionale alle celebrazioni liturgiche; infine che acquisisca anche valore artistico con la realizzazione del ciborio luminoso posto sopra l’altare.
Quest’elemento è costituito da un binario metallico a forma di mandorla che accoglie tutti i proiettori; ad esso è sospeso un doppio ordine di formelle di cristallo perfettamente trasparenti che costituiscono la corona luminosa del nuovo altare.
L’illuminazione sarà molto omogenea e diffusa su tutta la chiesa con l’accento sugli elementi artistici di spicco del santuario, come tele, statue e decorazioni preziose, così come sui nuovi poli liturgici che abiteranno il nuovo presbiterio.